WHAT

E' un'applicazione web gratuita che permette di creare delle infografiche attraverso un'interfaccia molto semplice. Le infografiche possono essere create in più pagine collegate tra loro.

WHY

le infografiche sono utili per creare delle delle immagini che consentono di sintetizzare il contenuto in poche parole e molte immagini. Possono anche essere utilizzato come strumento alternativo alle classiche presentazioni power-point. 

WHERE

per creare e modificare le infografiche si utilizza il broswer perchè è una applicazione on-line che utilizza lo standart HTML5, per renderla molto compatibile su dispositivi mobili.

WHO

tutti possono utilizzare il sito mediante registrazione gratuita o accedere tramite facebook o account google. L'applicazione è gratuita; esiste un account Pro a pagamento che permette di evitare pubblicità e di usufruire di un maggior numero di template

HOW

la grafica delle infografiche avviene mediane la scelta di template già prestabiliti da cui è possibile modificare, oppure è possibile creare un template personale attraverso il canvas.
Le infografiche possono essere anche scaricate.

WHEN

questo strumento può essere utilizzato tutte le volte che si necessita di creare una infografica.

Una volta autenticati nel sito http://piktochart.com ci viene chiesto di scegliere uno stile (es infografica, report, ecc) dopo di che possiamo scegliere un tema.

 

Cliccando sul tema scelto e cliccando sul tasto create si apre l'editor.

Per personalizzare la nostra infografica è sufficiente posizionarsi sulla barra laterale e scegliere gli elementi da inserire.

Questo menu permette di inserire elementi grafici.

 

  

Questo menù permette di inserire grafici, mappe e video.

 

 

Questo menù permette di inserire testi e sceglierne lo stile e la grandezza.

Questo menù permette di caricare immagini.

 

Questo menù permette di scegliere lo sfondo della nostra infografica.

 

Un videotutorial è visibile qui sotto

                                                                    Scheda a cura di Giacomo Cabas e Manuel Pelos